I gioielli sono stati presenti nella vita delle persone fin dai tempi antichi. Ma nessuno può indicare il periodo esatto della loro comparsa. Molti ricercatori suppongono che i primi gioielli siano stati creati circa 5.000 anni fa. Oggi, tuttavia, gli archeologi durante gli scavi hanno trovato antichi manufatti che confermano la presenza di gioielli nella vita dei popoli preistorici. I resti femminili paleolitici, per esempio, erano sormontati da un gran numero di braccialetti e perline.
Una coppia di conchiglie marine con fori nel loro spessore è un ritrovamento insolito che è stato scoperto nella Grotta di Schul in Israele. Queste conchiglie hanno circa 100 mila anni ed erano probabilmente usate come perline o braccialetti. In generale, gli antichi amavano adornare il loro corpo con ogni sorta di oggetti. L’arsenale di gioielli di quei tempi includeva necessariamente conchiglie, ossa e denti di animali morti, fiori secchi, corna di animali selvatici, pietre insolite e cristalli di origine naturale.
Nei tempi antichi, i gioielli per il corpo erano indossati principalmente dagli uomini. Tali gioielli sottolineavano l’appartenenza a una certa famiglia, il carattere del proprietario, il suo status e il livello di ricchezza. Spesso i gioielli servivano come amuleti e portavano in sé un significato sacro. Erano indossati dai capi tribù e dai cacciatori. Il silicio era molto popolare tra i popoli antichi. Serviva come punta di lancia e anche come coltello usato per tagliare le carcasse degli animali uccisi nella caccia.
Durante gli scavi in Egitto, Cina, Israele e Italia gli archeologi hanno trovato molti pezzi di gioielleria. Recenti ricerche di scienziati hanno dimostrato che i primi orafi lavoravano nell’Antico Egitto. Fu da qui che iniziò la produzione di massa di catene, anelli e braccialetti d’oro. Gli antichi egizi usavano decorare il corpo del defunto con oro prima della sepoltura. Fu dall’antico Egitto che ebbe origine la tradizione di mettere un anello al dito medio della mano sinistra al momento del matrimonio – come segno di amore eterno e fedeltà. Si credeva che attraverso il dito medio della mano sinistra passasse la vena che porta il sangue al cuore. Gli egiziani creavano i loro gioielli in bronzo e oro e facevano anche delle cornici negli articoli e ci mettevano diverse pietre preziose (ametiste, smeraldi, lapislazzuli, turchese). Il turchese era la pietra più popolare tra gli antichi egizi e i gioielli fatti con esso non sono mai passati di moda.
I maestri gioiellieri dell’antica Grecia usavano diverse tecniche per creare gioielli. Hanno usato anche la fusione, l’intaglio, la goffratura e l’incisione. Non sorprende che i loro gioielli finiti fossero leggeri, eleganti e graziosi. Basta guardare i magnifici diademi egiziani antichi fatti d’oro e d’argento, fermagli preziosi, bottoni e perline.
L’antica Roma produceva vari accessori in oro, decorava oggetti interni (statue, colonne, mobili) e stoviglie con rilievi in oro. Fu durante l’Impero Romano che apparvero per la prima volta le spille, che venivano usate per fissare le toghe. Anello sulle dita nell’antica Roma era permesso di mettere sulle dita solo ai medici e ai rappresentanti della nobiltà. Tale fu il decreto personale dell’imperatore Augusto. Anche agli antichi romani piacevano le gemme. Favorirono topazi, zaffiri, smeraldi, rubini e perle. Dopo l’accettazione del cristianesimo, la fabbricazione di gioielli fu intrapresa dai monasteri.
Nel XIII secolo gli europei approvarono la legge che proibiva alla gente comune di indossare argento, oro, gioielli con pietre preziose e perle. Durante questo periodo i gioielli agirono come una sorta di simbolo del potere che era disponibile solo per i cittadini più ricchi. Questo divieto durò fino ai secoli XVII-XVIII.
I primi laboratori di gioielleria cominciano ad apparire nel mondo dopo il XIX secolo. Questo è il momento in cui i diamanti vengono utilizzati attivamente. Si sviluppano nuove tecniche di taglio e di lucidatura che permettono al diamante di brillare in tutte le sfumature dell’arcobaleno. I motivi floreali e gli ornamenti naturali sui gioielli sono decisamente di moda. L’ornamento e la massività degli accessori preziosi di quel periodo li rendono più vistosi e spettacolari. Solo alla fine del XVIII secolo i gioielli tornarono ad essere leggeri, aggraziati e delicati.
Il ventesimo secolo ha portato nuove tendenze nella gioielleria. Durante questo periodo, furono scoperti i cristalli artificiali, rendendo gli articoli di gioielleria più economici e più accessibili ai cittadini meno abbienti. Nel 21° secolo, la tecnologia della creazione di gioielli è progredita ancora di più. Sono emerse le stampanti 3D, attraverso le quali ogni donna alla moda può ora creare un pezzo di gioielleria unico al proprio gusto, con un design unico e un colore unico di metallo e pietra.